Quali sono i rischi più comuni?
1. Ribaltamento dei carrelli elevatori. La stabilità del mezzo può essere compromessa non solo sulla base del carico trasportato, ma anche in seguito a manovre errate, alla velocità o alle condizioni del terreno, che possono essere più o meno critiche.
2. Investimento di persona. Calcolare con cura gli spostamenti è un aspetto cruciale: manovre in retromarcia, scarsa visibilità dovuta al carico, velocità sostenuta o mancanza di un’adeguata attenzione sono tutti elementi che possono fare la differenza, se dovutamente considerati.
3. Folgorazione per contatto con batteria e rischio esplosione. Nelle operazioni di ricarica delle batterie di un carrello elevatore l’addetto deve assicurarsi di rispettare fedelmente le procedure previste: evitare di agire in modo superficiale è fondamentale per evitare le situazioni di rischio. Inoltre durante la fase di ricarica della batteria si produce idrogeno (gas che in determinate concentrazioni con l’aria è esplosivo).
La folgorazione, comunemente detta scossa, è il passaggio di una forte corrente elettrica attraverso il corpo.
In medicina il termine è usato relativamente agli effetti patologici di tale fenomeno su chi lo subisce.
Il termine elettrocuzione può avere due significati:
si riferisce all'esecuzione di una sentenza di morte mediante il passaggio di una corrente elettrica attraverso il corpo del condannato. Il termine, reso anche da elettroesecuzione, è riferito alla sedia elettrica; scarica accidentale di una corrente elettrica sull'organismo umano (nell'uso comune detta scossa o scossa elettrica), che può avere effetto mortale o essere causa di ustioni, di disturbi del ritmo cardiaco (fibrillazione), di lesioni degenerative dei muscoli e del sistema nervoso..
Gli effetti fisiologici del passaggio di una corrente elettrica a frequenza industriale (50/60 Hz) attraverso il corpo umano sono generalmente classificati in base ai seguenti intervalli:
inferiore a 0,5 mA (soglia di percezione): non si ha alcun danno o percezione dolorosa per tempi indefiniti fino a 10 mA (limite di rilascio): non si hanno effetti pericolosi oltre alla percezione dolorosa, ed è possibile rilasciare la muscolatura;
10-50 mA: non si è in grado di rilasciare i muscoli contratti dalla corrente (tetanizzazione) e la pericolosità della scarica è in funzione del tempo di applicazione;
>50 mA: intensità pericolosa per qualunque durata temporale.
In corrente continua i predetti valori vanno corretti rispettivamente a: 2, 40 e 500 mA.
Sebbene la pericolosità di uno shock elettrico sia definita dall'intensità della corrente elettrica, ai fini
pratici si preferisce definire soglie di tensione di rischio. In base alla norma tecnica IEC 60479-1 la soglia di tensione minima considerata pericolosa è di 120 V in corrente continua e 50 V in corrente alternata.
Per tensioni minori, in base alla legge di Ohm, l'impedenza del corpo umano normalmente non permette il passaggio di una intensità di corrente pericolosa.
Per confronto la distribuzione dell'energia elettrica per uso domestico avviene a tensioni di 220-230 V AC in Italia, Europa e altre parti del mondo, ed a 120 V negli Stati Uniti, in Giappone e altre nazioni, ben al di sopra quindi della soglia di pericolosità trattandosi di corrente alternata.